ASIPO partecipa ad un protocollo sperimentale denominato “Tecniche agronomiche innovative per elevare il contenuto di sostanza secca ed il grado brix del pomodoro da industria”, in esecuzione nel biennio 2019 e 2020.

Tale progetto è cofinanziato da undici Organizzazioni Produttori, associate e coordinate dall’Unione Nazionale Italia Ortofrutta, e dall’Unione Europea per il tramite del Reg. (UE) n. 1308/2013, art. 34, Programmi Operativi OCM ortofrutta.

Le attività di ricerca vengono svolte dal CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) per il tramite della sua controllata CREA-OF (Centro di ricerca per l’orticoltura) e da tre OOPP.

Le prove sperimentali sono state realizzate su aziende agricole ubicate in tre ambiti territoriali rappresentativi nella coltivazione del pomodoro da industria e precisamente: Emilia Romagna, Campania e Puglia in cui sono state svolte le seguenti attività:

  • apporti di potassio per via fogliare, in aggiunta alla fertilizzazione aziendale (DPI) ed utilizzo di antitraspiranti e biostimolanti a base di molecole attive o di microrganismi;
  • gestione controllata dell’irrigazione per una valutazione di riduzione degli apporti irrigui;
  • confronto varietale tra ibridi sia di recente immissione dia di riferimento e già ampiamente utilizzati.

PRIMO ANNO DI RICERCA

Abbiamo concluso il primo anno di attività del progetto biennale di ricerca applicata “Tecniche agronomiche innovative per elevare il contenuto di sostanza secca ed il grado brix nel pomodoro da industria” collaborando con la regia scientifica del CREA OF Orticoltura e Florovivaismo di Pontecagnano e coordinato da Italia Ortofrutta Unione Nazionale, progetto questo co-finanziato da 11 Organizzazioni dei Produttori del comparto associate all’Unione (Italia Ortofrutta, APOPA, AOA, APOC Salerno, OP Terra Orti, Assodaunia, OP Mediterraneo, OP Ortofrutta Sol Sud, Asport, OP Ferrara, AS.I.P.O, APO Gargano) e dalla misura 4 ‘Ricerca e produzione sperimentale’ dei programmi operativi OCM Ortofrutta

L’obbiettivo del progetto di ricerca applicata è quello di migliorare la qualità del pomodoro da industria in termini di contenuto in solidi solubili (grado Brix) e solidi totali (residuo secco) mediante innovazioni nelle tecniche di coltivazione in campo e trasferire i risultati di una ricerca scientifica ad “ad hoc” alle OP del comparto per aumentare la competitività delle aziende sul mercato e la valorizzazione del prodotto venendo incontro alle richieste dell’industria di trasformazione e del consumatore.

Le prove sperimentali sono state realizzate su terreni ubicati in tre ambiti rappresentativi dei diversi areali di coltivazione del pomodoro da industria ovvero Emilia Romagna, Campania e Puglia in cui sono state svolte le seguenti attività: apporti (ulteriori) di potassio per via fogliare, utilizzo di antitraspiranti e biostimolanti a base di molecole attive o di microrganismi, gestione controllata dell’irrigazione e confronto varietale tra ibridi di recente immissione sul mercato e altri di riferimento, già ampiamente utilizzati, negli ambienti di prova.